sabato 25 aprile 2009

Carabiniere ucciso a Torino dopo inseguimento

CARABINIERE MORTO: SAP, VEDOVA NON SIA LASCIATA SOLA

(ANSA) - TORINO, 25 APR - La vedova di Marino Ferraro, il carabiniere travolto ieri sera da un treno mentre inseguiva uno spacciatore, non sia lasciata sola. E' l'appello del Sindacato autonomo di polizia (Sap), che ricorda 'il sacrificio e l'abnegazione' con cui gli operatori delle forze dell'ordine lavorano nonostante 'i costanti tagli al comparto sicurezza'.

'Piangiamo l'ennesima vittima del dovere', afferma il portavoce nazionale del Sap, Massimo Montebove. 'Purtroppo - aggiunge - ci si ricorda di noi solo in queste circostanze e si dimentica che ogni giorno poliziotti e carabinieri operano in condizioni non degne, con macchine che hanno 200 mila chilometri, equipaggiamenti non all'altezza e stipendi troppo bassi'.
'Speriamo almeno - conclude Montebove - che la vedova del collega Ferraro non debba vivere l'iter burocratico gia' attraversato da tante 'donne coraggio' che hanno perso il marito in circostanze analoghe e alle quali lo Stato, solo dopo molti anni, ha riconosciuto un misero indennizzo. Il Prefetto di Torino si attivi con il Governo affinche' alla signora sia fornita tutta l'assistenza necessaria'. (ANSA) KVD 25-APR-09 12:30 NNNN


Carabiniere morto a Torino, Sap: Stato non lasci sola la vedova
"Gli operatori della sicurezza continuano a comportarsi da eroi"

Torino, 25 apr. (Apcom) - "Una morte eroica e terribile, a conferma che gli operatori delle forze dell'ordine continuano a lavorare con sacrificio e abnegazione nonostante i costanti tagli al comparto sicurezza che stanno portando polizia e carabinieri al collasso, a Torino come nel resto del paese". Lo afferma, in una nota, il portavoce nazionale del Sap, Massimo Montebove, commentando l'uccisione del carabiniere a Torino. Lunedì 27 aprile Montebove sarà a Settimo Torinese per il congresso regionale del sindacato e per un convegno sulla sicurezza che vedrà la partecipazione di politici, autorità ed ospiti da tutto il Piemonte.

"Siamo in primo luogo vicini alla famiglia del collega ucciso mentre stava eroicamente inseguiendo uno spacciatore - afferma Montebove - e piangiamo anche noi l'ennesima vittima del dovere. Purtroppo, duole dirlo, ci si ricorda di noi solo in queste circostanze e si dimentica che ogni giorno poliziotti e carabinieri, anche a Torino, operano in condizioni non degne della professione che svolgono, con macchine di servizio che hanno 200.000 km e che sono ferme in officina un giorno sì e l'altro no, con equipaggiamenti non all'altezza delle sfide che richiede oggi la criminalità, con stipendi troppo bassi per i rischi che quotidiamente gli operatori corrono".

"Speriamo almeno - conclude il dirigente nazionale del Sap - che la vedova del collega Marino Ferraro, già colpita da un lutto così grave, non debba vivere l'iter burocratico già attraversato da tante 'donne coraggio' che hanno perso il marito in circostanze analoghe e alle quali lo Stato, solo dopo molti anni, ha riconosciuto un misero indennizzo. Sarebbe una vergogna intollerabile e pertanto chiediamo con forza al signor Prefetto di Torino di attivarsi senza indugi con il Governo affinché alla signora sia fornita tutta l'assistenza possibile e necessaria". Red/Nav 251237 apr 09


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