venerdì 10 luglio 2009

Problematiche Polfer, intervento SAP

Il Sap, attraverso la Segreteria Generale e su sollecito della struttura torinese, e' intervenuto nei confronti del Ministero dell'Interno per sollecitare una forte e rapida risposta alle problematiche che interessano la Polfer. Come e' noto, alla Specialita' della Polizia Ferroviaria viene corrisposta una indennita' mensile denominata "vigilanza scalo". Accanto a questa voce, il personale della Polfer che presta servizio a bordo dei treni percepisce una indennita' cosiddetta "di scorta", regolata dalla Convenzione stipulata dal nostro Ministero e da Ferrovie spa. Entrambe queste voci accessorie sono percepite dagli operatori con contabilita' separata attraverso un apposito fondo istituito al Servizio Tep e Spese Varie della Direzione Centrale del Personale alimentato, attraverso un complesso meccanismo di voci di bilancio ministeriale che interessa il dicastero dell'Interno (nella fattispecie, il Dipartimento di PS) e quello dell'Economia, dagli appostamenti regolarmente corrisposti da Ferrovie spa, attraverso la Societa' Trenitalia.

Purtroppo da anni, anche a causa del citato meccanismo finanziario relativo alle voci di bilancio ministeriale, si registra un costante ritardo nel pagamento delle prestazioni legate alla tipicita' dei servizi svolti dagli operatori della Polizia Ferroviaria. Il personale risulta cosi' fortemente penalizzato a fronte di un crescente e costante impegno in termini di prestazioni, a cui da anni non corrisponde neppure un adeguato organico. Ad oggi, risulta che al personale non siano corrisposte da ottobre 2008 l'indennita' di vigilanza scalo e quella legata alle scorte.


Il Sap Nazionale, pertanto, ha chiesto un sollecito e forte intervento affinche' siano corrisposte subito le spettanze relative all'anno passato e si proceda celermente al pagamento delle indennita' che fanno riferimento ai primi mesi del 2009. Il Sap, che da tempo chiede una modifica dei meccanismi che regolano la corresponsione delle citate spettanze, resta in attesa di un sollecito riscontro e si riserva di valutare ulteriori iniziative per tutelare concretamente gli operatori interessati.


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